Storia
Sul finire della primavera del 1953, il 16 giugno, cinquantasette abitanti di Castel Rocchero si riunirono di fronte a un notaio per investire ciascuno 1000 preziose lire dell’epoca nel progetto de La Torre.
Erano “spinti da un’unica fede nella collaborazione degli spiriti liberi”, come recita la pergamena commemorativa della prima vendemmia, “per una maggiore valorizzazione del nostro vino, sinonimo del miglioramento dell’economia familiare e sociale”.
Una visione del bene comune che avrebbe portato il piccolo borgo a svilupparsi e crescere grazie alla loro esperienza nel coltivare la terra, unita alla fede pionieristica che riponevano nelle ultime teorie enologiche.
Solo poche settimane prima due alpinisti, il neozelandese Edmund Hillary e lo sherpa Tenzing Norgay, avevano conquistato la vetta più alta del mondo, l’Everest. Anche a Castel Rocchero c’era il desiderio di puntare verso l’alto: fu costruita una torre vinaria di cinque piani, al centro del territorio del comune, dove i soci avrebbero fatto confluire tutti i loro sforzi e le loro uve per produrre i migliori vini della zona.
Si sbancò un’intera collina. Alla posa della prima pietra, tutto il paese era presente: il sindaco, il parroco e i bambini che, una volta cresciuti, avrebbero lavorato in quella inconfondibile struttura.
La prima vendemmia si svolse nel 1956. Da oltre mezzo secolo, senza sosta, si continua a lavorare per far arrivare i vini di Castel Rocchero nei calici del vecchio continente e dal 2015 anche sulle tavole americane.
Gianpaolo Menotti
Presidente
“Avere una visione, credere in un sogno e migliorare ogni giorno insieme a validi collaboratori”Giuseppe Bolla
Vicepresidente
“Una passione per questo lavoro ribelle e sempre fuori dagli schemi”Fabio Marian
Consigliere
“Se il mondo ti frantuma ti puoi salvare soltanto rifugiandoti nella natura come nel grembo di una madre” – Fabrizio De AndrèMonica Caruzzo
Consigliera
“Credi in quel che ami, continua a farlo e ti porterà dove hai bisogno di andare”Giuseppe Monti
Consigliere
“Siamo tutti mortali fino al primo bacio e al secondo bicchiere di vino” – Charles BaudelaireRoberto Cresta
Agronomo
“La ragione cerca di arrivare ma è l’intuizione che decide di partire”